Spingere via è qualcosa che il nostro corpo sa fare, ma potrebbe averlo dimenticato!
L’allenamento a corpo libero è salutare ed economico, per lavorare contro resistenza usiamo il peso del nostro corpo, nulla di più funzionale… Ma non siamo tutti in grado di farlo e per arrivarci abbiamo bisogno di progressioni ed un programma di allenamento adeguato.
Il nostro corpo è nato per essere forte, questa è un’ altra qualità che a volte dobbiamo imparare di nuovo.
Saperci spingere via da una superficie o spingere via qualcosa potrebbe non essere abbastanza, per essere forti dobbiamo spingere con tutto il corpo, creare una connessione solida tra il core del nostro corpo, le braccia e le gambe, collegare il tronco con il bacino.
Per farlo dobbiamo valutare la condizione iniziale, che è diversa per ognuno, con opportuni test funzionali.
3 esempi potrebbero essere:
- Parto da 0: Riesco a fare dei push up senza badare alla qualità, da terra o da un rialzo.
- Sono allenato: Riesco a fare comodamente dei push up, ma scrollo le spalle, inarco la schiena e spancio.
- Parto da una condizione svantaggiata, sotto 0: mi manca completamente la forza nelle braccia e il corpo si piega completamente e magari mi sbilancio pure di lato.
In tutti e 3 i casi gli esercizi correttivi sono gli stessi. Cambiano un po’ i tempi, ma non è detto, è soggettivo.
Tutti gli esercizi hanno regressioni, progressioni e varianti. L’ importante è trovare quella ideale per noi e applicarla ad una programmazione di allenamento ottimale ondulando volume e intensità.
Il mio consiglio è: Lavora sulle connessioni.
In questo video vediamo i drill principali che uso per insegnare i push up e vediamo Mikaela che esegue dei push up completi, all’ultimo check ha fatto 8 ripetizioni complete.
E’ partita da una condizione in cui non poteva farne nemmeno 1 e ne ha fatti 8 fatti bene, tutto ciò in 10 settimane.
Si è allenata 2 volte a settimana per 1 ora ogni sessione. Mi ha ascoltato scrupolosamente e si è fidata anche se certi esercizi sembravano strani oppure non utili al nostro fine.
Avrebbe potuto fare molti push up in più, ma dopo l’ottavo avrebbe perso la forma e la giusta tecnica. A noi interessa farli bene.
Il nostro allenamento non puntava a completare 8 push up in 10 settimane o farne di più, è stato un riflesso del nostro allenamento sugli allineamenti articolari, la connessione e il potenziamento per arrivare ai pull up. Questo è un classico esempio dei risultati che si possono ottenere con il metodo SHARP.
Abbiamo ricordato al suo corpo le connessioni necessarie ad esprimere la forza. Ora continuiamo a lavorare sui pull up!
Be smart, stay SHARP